Come un bulbo in primavera

Siamo nati per fiorire, per vedere noi e i nostri progetti germinare, crescere, sbocciare e dare frutti! Secondo la filosofia alla base della medicina cinese, non si tratta solo di metafore. Anche il nostro corpo è fatto degli stessi elementi della natura (acqua, legno, fuoco, metallo, terra) e anche noi, microcosmo dentro il macrocosmo, seguiamo il ciclo delle stagioni.

I bulbi vengono interrati in autunno, in inverno rimangono fermi, senza temere il gelo, ma non appena sorge un po’ di sole comincia un movimento interno inarrestabile. I primi a colorare il mio giardino quest’anno sono stati i crochi e le triteleia blu/viola. Poi sono arrivati i narcisi, piccole trombe con la loro nota squillante di giallo. In questo momento qua e là sorgono cromatismi a forma di piramidi: i muscari (nella foto) e i giacinti, dal profumo imperioso, capace di guidare i miei passi anche nelle notti di novilunio.

La messa a dimora di un bulbo in autunno è un’operazione che consiglio spesso ai miei clienti. Basta un vaso sul davanzale o in terrazza; per chi ha più spazio, un piccolo angolo assolato del giardino. Serve a focalizzare un proposito, mantenerlo al caldo e nutrirlo in inverno e imparare a sintonizzarsi con la primavera, sentire arrivare la crescita, la voglia di esplodere, di realizzare il proposito messo a dimora in autunno.

La primavera è il regno dell’elemento legno, che sta per sfoderare tutto il suo potere. L’acqua della linfa sta aumentando, le gemme stanno rompendo le scorze dei rami. Il processo è lento ma impetuoso. L’onda della primavera sta gonfiando: muoviamoci con lei, prendiamo la rincorsa, prepariamoci a salire… Nei prossimi mesi siamo pronti per il surf!