Un magico Serpente verde...
![Un magico serpente verde...](https://www.tuinacampiconcentrici.it/wp-content/uploads/2025/01/anno_serpente_verde_SITO-1024x761.jpeg)
L’anno del Serpente, per lo zodiaco cinese, è un anno positivo, perché la cultura orientale non ha stigmatizzato questo animale, che in Occidente porta con sé l’ombra infamante di aver condannato l’umanità, convincendo Eva a mangiare il frutto proibito. Su questo profondo episodio simbolico, invito a rileggere attentamente il secondo capitolo della Genesi, magari in due e tre traduzioni diverse, e a riflettere sulle differenze, sul numero degli alberi, sui pronomi personali di Dio… Il serpente dell’Eden possiede sicuramente tratti negativi. Ma non è l’unico serpente di cui parla la Bibbia…
Mosè brandisce un bastone (chiamato anche “asta di Dio”) con cui compie miracoli come far scaturire l’acqua dalla roccia o dividere il Mar Rosso. Quello stesso bastone si trasforma più volte in serpente, una volta davanti a Dio che gli parla nel roveto ardente, un’altra volta davanti al faraone e ai suoi maghi. Quasi che il serpente fosse l’animale capace di rappresentare la potenza magica. Un altro esempio: mentre gli israeliti attraversavano il deserto, Mosè andò in loro soccorso per salvarli dal veleno dei rettili. Su ordine di Dio, modellò un serpente di rame e lo mise sopra un’asta, in modo che tutti lo potessero vedere bene; così, se qualcuno veniva morso e guardava il serpente “innalzato”, guariva all’istante. Non solo un simbolo magico, quindi, ma anche di guarigione, raggiunta attraverso la fede.
Nella mitologia classica il serpente è il simbolo del dio della medicina Asclepio o Esculapio (semidio in vita e dio una volta morto, trasformato nella costellazione di Ofiuco, letteralmente “colui che porta il serpente”), che aveva il sangue della Gorgone Medusa, colei che aveva rettili al posto dei capelli. Asclepio stesso aveva delle caratteristiche simili a questi invertebrati: dal suo fianco sinistro usciva un sangue velenoso, mentre dal destro un sangue risanatore. Un’ambivalenza che richiama anche il veleno delle vipere, letale o curativo a seconda della dose. Esattamente come ci rivela il termine phàrmakon, che in greco significa sia “medicamento” sia “sostanza tossica“.
Molto ci sarebbe da dire su come veniva praticata la scienza medica dai sacerdoti di Asclepio, a partire dalla tecnica dell’incubazione, l’interpretazione dei sogni fatti dentro il tempio… Ma ci basti adesso stabilire che, dalla mitologia classica, il serpente è entrato nella nostra cultura come simbolo di cura, come dimostrano i loghi internazionali del soccorso medico.
Anche noi, quindi, pensando al serpente, possiamo attingere a valori positivi e capire perché in Oriente sia un anno così apprezzato. Questa energia cosmica che, ricordo, torna ogni dodici anni, offre l’opportunità di una profonda trasformazione, di cambiare pelle, di rinnovarsi. A maggior ragione se l’elemento che incontra è il Legno (da qui il colore verde), la cui stagione è la primavera, che supera il freddo, la durezza, lo stato di morte per rompere la scorza, spingere prima le gemme e poi i fiori verso l’esterno.
Un’azione centrifuga in linea con quanto fatto durante l’anno del Drago appena concluso, che condivideva lo stesso elemento Legno (e quindi lo stesso colore), formando una perfetta coppia Yin-Yang. In Oriente, il Serpente viene chiamato “il piccolo Drago“, proprio perché prosegue in continuità il lavoro di cambiamento. Ma se il Drago (Yang) ha un’energia dirompente, il Serpente (Yin) si muove con più gentilezza, eleganza, in un modo più sinuoso e misterioso. Tuttavia non meno potente (come ogni energia Yin) e insidioso, se lo si sottovaluta.
È un anno magico, per guarire le ferite aperte dal Drago o per continuare a ritmi diversi il cambiamento avviato. Sembrano due cose diverse, ma in fondo non lo sono. Non si guarisce se non si cambia il presente, non si cambia se non si guarisce dal passato. Quello che era veleno può diventare medicina: è la nostra magia interiore. Non dobbiamo più vendere cara la pelle! Meglio cambiarla e regalarla a chi continua a vederci come prima…
Condividi questo articolo:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)