Tuina dei campi concentrici

L’anno del coniglio

L’anno del Coniglio è arrivato! Ma ci è più utile dire “è tornato”, perché 12 anni fa lo abbiamo già incontrato. Per un anno abbiamo vissuto con lui negli spazi aperti silvestri e nelle profondità della sua tana.
Ora ci rammenta le promesse fatte a noi stessi, i semi pieni di speranza che avevamo interrato. Allora era un coniglio bianco, adesso ha solo cambiato colore al mantello, ma è sempre il nostro magico coniglio interiore che affina il nostro udito e ci aiuta ad ascoltare e ascoltarsi…

L’alchimia della brina

È arrivato, atteso, il freddo. L’umidità dell’aria cambia natura, diventa cristallo e si adagia al suolo in forma solida. Le trasformazioni non avvengono solo con il fuoco, accadono anche nel gelo. Così, anche dentro di noi, si compie un cambiamento, qualcosa si muove seguendo la legge alchemica “solve et coagula”, sciogliere e unire.
È il tempo in cui la confusione della nostra umidità interiore cristallizza e qualcosa comincia a diventare più chiaro. Mentre tutto è fermo, l’alchimia della brina ci aiuta a distinguere per capire, a “solvere” per ri-solvere.

Nuovo tendente a infinito

Comincia un anno nuovo? Se fossimo nella Firenze di Dante dovremmo aspettare il 25 marzo. Secondo il calendario cinese, l’anno del Coniglio inizia il 22 gennaio 2023.
Diverso ancora sarebbe per civiltà di ieri o di oggi che non seguono il calendario gregoriano. Ma è solo una questione di cultura e di religione? Di certo c’è che un anno è un giro della Terra intorno al Sole.
Ma ancora di più certo c’è che solo tu puoi sapere che cosa finisce e che cosa inizia.
Ogni momento ha in sé tutta la forza necessaria per cominciare un nuovo viaggio, percorrere il cammino che hai scelto, riprendere quello che hai sospeso… Auguri di scintillanti istanti nuovi sull’astronave Terra in rotta verso l’infinito.

Il suono della luce

Il 21 dicembre siamo entrati nell’inverno dell’anno della Tigre. Le ore notturne si estendono al massimo, quelle diurne al minimo. C’è un momento cosmico di stallo, come un’apnea, prima che il movimento si inverta e il giorno cominci di nuovo a crescere, a inspirare luce. I nostri sensi percepiranno i segni di questo immenso respiro solo tra qualche settimana. Ma la luce ha un suono (“Là dove il sol tace”, per Dante, equivale a “inferno”) e, se i nostri occhi non sanno ancora vedere, il nostro cuore riconosce il sussurro della notte, sa ascoltare il silenzio,
sa intrecciare il suo canto con la voce cristallina della luce.

L’inverno della tigre

L’anno della tigre preparando il suo inverno perfetto, una tempesta calma che genera energia nelle nostre profondità. Ancora qualche fiore è presente in giardino, ancora qualche progetto si sta definendo…
Presto il gelo cristallizzerà l’umidità dell’aria. Siamo nel tempo e nello spazio del “riparo”, per coprire le nostre piante, tenere caldi i nostri propositi, riparare (sì, anche in questo senso) i nostri strappi…